Cose è un concept store e come si progetta nel migliore dei modi!

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In questo articolo approfondiremo cosa si intende per concept store nell’ambito della progettazione d’interni capaci di regalare una vera e propria esperienza d’acquisto.

La nascita di un concept store

Il concept store nasce dall’esigenza di un marchio o azienda di offrire alla propria target audience un luogo fisico, spazio commerciale o espositivo, in grado di concentrare prodotti, servizi, atmosfere, emozioni, essenze in accordo con la natura dei propri clienti.
Obiettivo primario del concept store è quello di rispondere alle esigenze sempre più evolute dei clienti attuali, i quali non si limitano più a soddisfare i propri bisogni ma ricercano nell’acquisto una vera e propria esperienza con valore aggiunto.
Pertanto questa tipologia di negozio affonda le sue radici nel significato più profondo della parola “concetto”. Voler associare un qualcosa di fisico e concreto, quale uno spazio nato per esporre dei prodotti, ad un concetto più ampio e astratto legato all’“ideazione”, “concettualizzazione” diventa una vera sfida per chi si occupa di progettazione di interni, in quanto devono essere in grado di comunicare un brand e trasmettere i valori di un’azienda.

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La fase di costruzione dell’offerta e i vantaggi che ne derivano

Il bilanciamento del mix merceologico e la composizione dell’assortimento sono due fattori estremamente rilevanti nella codifica dell’offerta commerciale, soprattutto durante la fase iniziale di progettazione di un concept store.
Bisogna saper scegliere con cura la collezione di beni ed oggetti da esporre in negozio, concentrandoci sulla capacità che questi hanno di far scaturire e rafforzare nel cliente il senso di appartenenza al brand, e di offrire al cliente una experience d’acquisto conforme al suo status e al suo stile di vita.

Tra i vantaggi che ne derivano possiamo sicuramente annoverare:
1. Estensione del target: una formula ben studiata del concept store è in grado di attirare acquirenti con esigenze e capacità d’acquisto diverse tra loro. L’empatia e le emozioni derivanti dall’esperienza offerta dal negozio diventano importanti.

2. Espansione del tempo di acquisto: il cliente vive un’esperienza dove l’acquisto rappresenta solo l’atto finale. Il venditore dovrà essere in grado di avere a cuore gli interessi e i bisogni delle persone, ma allo stesso tempo deve essere in grado di avere totale padronanza delle tecniche commerciali esistenti per la chiusura dell’affare e per la fidelizzazione dei compratori.

3. Marketing virale: il concept store diventa un nuovo luogo di socializzazione che innesca il “passaparola” tra gli amici, costruendo credibilità e fiducia nei confronti del brand, elementi essenziali oltre alla varietà di gamma dei prodotti e servizi offerti.

4. Offerte diversificate: il concept store non si obbliga di mantenere uno standard qualitativo ed economico dei prodotti, in quanto all’interno del negozio troveremo sia prodotti più low cost sia oggetti più costosi. Essenziale diventa mantenere una linea di prodotti che rispettino il tema concettuale del negozio.

Ci sono alcuni aspetti del concept store che cambiano nettamente le dinamiche di vendita

1. Personale: in un concept store non può lavorare un’unica persona, bensì un team di gente con un obiettivo comune: l’addetto alla vendita si sgancia dal personale che si occupa dell’evento, pur condividendo l’obiettivo commerciale.
2. La merce viene selezionata rispettando il tema principale del negozio. I prodotti non possono rimanere gli stessi per molto tempo: un concept store necessità di cambiamenti costanti in quanto la frequentazione del cliente è abituale e assidua, pertanto occorre affascinarlo ogni volta con novità, trend del momento e e più frequentemente rispetto al
turn over stagionale.
3. Gli orari sono elastici: gli orari e i giorni di apertura e chiusura sono più versatili rispetto a quelli tradizionali, soprattutto in occasione dei laboratori e degli eventi organizzati.

In conclusione, la cultura dei concept shop diventa sinonimo di luoghi non più dedicati alla sola vendita ma veri e propri centri pulsanti di aggregazione sociale, dove poter partecipare ad eventi e incontri allineati ad aspettative e desideri dei clienti target.

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