Da definizione, i render architettonici fotorealistici sono immagini in formato digitale (jpg, tiff in base all’output del software utilizzato ) estratti attraverso il processo di “renderizzazione” di un modello vettoriale di un edificio o manufatto architettonico. Il livello di foto-realismo dell’immagine dipende da diversi fattori quali:
• Tipo di software utilizzato;
• Livello qualitativo del modello del manufatto da renderizzare;
• Definizione delle texture utilizzate che costituiscono le superfici;
• Definizione del tipo e quantità di luce presente;
• Capacità dell’operatore renderista di settare in modo ottimale le opzioni del programma;
• Tempi dedicati al calcolo dell’immagine (durata processo di renderizzazione).
A cosa servono i render architettonici nel processo progettuale
In ambito di interior design, i render permettono la creazione di immagini e video con qualità fotografiche utili per esplorare la resa progettuale degli edifici prima della loro effettiva costruzione.
Sono utili nella fase preliminare del progetto per studiare le caratteristiche, e valutare se effettivamente c’è corrispondenza tra progetto e le richieste del committente.
Risultano quindi un ottimo strumento di valore in quanto permettono di:
• Rendersi conto con precisione come sarà realizzato il manufatto;
• Approfondire i dettagli costruttivi e tecnologici;
• Analizzare il dimensionamento generale degli edifici;
• Comunicare in modo facile a tutti i partecipanti coinvolti le varie fasi del processo edilizio;
• Valutare l’impatto della costruzione sull’ambiente circostante.
Inoltre questo tipo di rappresentazione grafica è utile nella creazione di valore nella comunicazione commerciale del progetto. Immagini suggestive, ben realizzate, grazie alla loro capacità espressiva ed emozionale vengono impiegate per cataloghi, brochure e campagne pubblicitarie da agenzie immobiliari e imprese di costruzioni.
Sempre sul tema rendering si sono formate da tempo due principali linee di pensiero. C’è chi lo considera uno strumento valido utile nel velocizzare il processo di progettazione e realizzazione.
D’altro canto troviamo chi lo valuta come un esercizio stilistico meramente semplificativo rispetto al disegno manuale (i cosiddetti puristi) e non di altrettanto valore.
Sicuramente i benefici apportati dai render offrono più di un vantaggio. I principali:
• Visualizzazione fotorealistica basata su algoritmi che fanno interagire materiali e
illuminazione;
• Gestione analitica del comportamento della luce naturale e artificiale;
• Controllo dettagliato del comportamento delle texture dei materiali;
• Facilità di modifica e post produzione in fase di progettazione, in tempi rapidi assicurandosi la corrispondenza ai desiderata della committente.
L’importanza del render d’interni nella progettazione architettonica
I render architettonici consentono di visualizzare agevolmente il rapporto che esiste tra esterno e l’interno, soprattutto in termini di stile e design. Grazie a tali strumenti è possibile prendere in esame contemporaneamente sia l’esterno che l’interno dell’edificio. Sfruttando i vantaggi della modellazione tridimensionale, offerti dal software, permettono di simulare in maniera completa la realizzazione dell’intero progetto.
Di fatto tutte le figure coinvolte nel processo progettuale, dal committente al costruttore, possono cogliere senza equivoci tutti i dettagli della costruzione. Dalla scelta dei materiali, ai complementi d’arredo, dallo stile da adottare fino all’illuminazione presente.
Render Architettonici realizzati a seconda delle esigenze del committente
In questo paragrafo analizzeremo come possono essere suddivisi, a seconda del loro impiego, i render architettonici.
Per primo abbiamo render volumetrici o rendering concettuali. Essi sono una modellazione tridimensionale utilizzata per fare valutazioni su grande scala. Questa tipologia di render si utilizza spesso per valutare uno o più immobili da inserire nel contesto urbano. Sono utili anche per studiare l’impatto di grandi opere o infrastrutture sull’ambiente circostante. In gergo sono chiamati White Render o Clay Render a fronte dell’impiego di texture standard di colore bianco o grigio, applicate in modo omogeneo sulla superficie di tutta la costruzione dell’immagine.
Seconda tipologia abbiamo i render architettonici tecnici. Vengono utilizzati per lo studio dello sviluppo delle parti strutturali, della impiantistica e delle tecnologiche costruttive da utilizzare per la realizzazione della costruzione. Permettono di controllare il posizionamento delle strutture portanti oppure dei sistemi di condizionamento.
Infine abbiamo rendering architettonici fotorealistici. Consentono una visualizzazione del progetto come se fosse reale. Al giorno d’oggi oltre a singole immagini possiamo ottenere veri e propri video. I render fotorealistici si contraddistinguono per la resa dei materiali, la qualità delle texture, lo studio dei colori, oltre che sui vari dettagli di ambientazione.
Nel caso di realizzazione di render architettonici fotorealistici, è importante considerare i seguenti fattori:
• Il comportamento della luce e delle ombre nella composizione;
• L’inquadratura e l’angolazione;
• La profondità di campo ed eventuali sfocature;
• la lunghezza focale;
• Eventuali effetti in post produzione per enfatizzare l’immagine nel suo insieme o dei dettagli richiesti dal cliente.
In conclusione, i render architettonici sono un importante strumento sia per il progettista che per la collettività in quanto permettono di anticipare in modo concreto ed esaustivo sia i caratteri estetici del nuovo progetto sia di indagare le relazioni con il contesto architettonico nel quale si inserirà la nuova costruzione.
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